Bio-Pedia

Mario Cucinella – Architettura delle Origini

La figura di Mario Cucinella, uno dei relatori dell’ultimo TEDxMilano, è diventata in tutto il mondo, sinonimo di un nuovo modo di fare architettura, un modo etico, sostenibile e moderno. Ne parliamo nell’approfondimento di oggi!

Il punto di non ritorno è vicino

Mai come ora, dopo le preoccupanti notizie provenienti dall’ONU, è necessario stravolgere il paradigma ‘energivoro’ che ha caratterizzato l’architettura del ‘900. La soluzione, può celarsi dietro la traduzione in termini contemporanei di elementi e tecnologie provenienti dal passato. La sfida che ci pone il pianeta, basa tutta la sua riuscita, su di un profondo e radicale cambiamento culturale. I dettami che pongono l’uomo al centro di tutto, vanno sovvertiti per permettere all’essere umano di riconciliarsi con la natura. L’uomo ‘con’ e non ‘contro’ la natura. L’uomo come elemento di un sistema più grande, in cui ritrovare l’equilibrio con l’ambiente che lo ospita.

La Tecnologia, ha migliorato la nostra vita?

Mario Cucinella, nel suo intervento al TEDxMilano, lancia una piccola provocazione sulla tecnologia e il suo peso sull’ambiente che ci circonda. Dal palco del ‘Teatro Dal Verme’, l’architetto si chiede se lo sfrenato futurismo di certe costruzioni, abbia migliorato gli standard qualitativi di sostenibilità e di vita. Allo stesso tempo, sottolinea come l’uomo, abbia di fatto dismesso tecniche, che per secoli lo hanno accompagnato, in virtù di un’approccio architettonico globalista e spersonalizzante.

Una Filosofia che pesca dal nostro passato

La filosofia di Cucinella, descrive un’architettura che espande il proprio confine, andando a valutarne il peso all’interno del contesto climatico, ambientale e culturale in cui va a collocarsi. Il ruolo dell’architetto si ammanta di una rinnovata responsabilità. Una missione etica, prima ancora che tecnica, volta a progettare edifici con impronta ambientale pari a zero e che producano energia, piuttosto che consumarla.

In questo scenario, è emblematico uno dei progetti a cui Cucinella è più legato, ovvero la nuova sede dell’ARPT (Autorité de Régulation de la Poste et des Télécommunications) di Algeri. L’edificio, è spogliato da tutti quegli ‘esoscheletri’ composti dai sistemi di climatizzazione attiva a cui siamo abituati e abbraccia i fondamenti dell’architettura bioclimatica, adottando soluzioni radicate nella tradizione araba. Il progetto, trae chiara ispirazione dalle Tu’rat tipiche delle popolazioni contadine delle zone desertiche e dalle Musharabiyya Arabe, tecniche di raffreddamento passive. Quello che ne consegue, è un’opera pensata, concepita e creata, esclusivamente per il luogo in cui sorge, affondando le radici nell’identità culturale Algerina.

Una Visione per il futuro

Lungi dall’essere un nostalgico, Mario Cucinella conclude il suo intervento, mostrandoci una dispositiva che ben descrive il suo lavoro. L’immagine ritrae un cammello, addobbato con un’antenna GPS e dei Pannelli fotovoltaici, che procede instancabile nel deserto, accompagnato dal proprio padrone. L’animale, è il compagno di un medico, il cui compito è trasferire medicine da un villaggio all’altro, alimentando dei mini frigoriferi caricati sul cammello, grazie all’energia solare. Un’istantanea che documenta come modernità e tradizione, possano convivere con il minor impatto ambientale possibile. Tecnologia, vista come uno strumento di utilizzo delle risorse, per perseguire un’obbiettivo e non come unico stile di vita possibile.

L’empatia creativa dell’architetto italiano, deve rappresentare una new-wave del design, che riscopra e ricollochi l’elemento architettonico, nel contesto biologico e climatico in cui andrà a sorgere, diventando fonte di opportunità e non di discussione etica ed ambientale.