Bio-Pedia

Wineleather – dal vino alla pelle cruelty free

Nell’immaginario collettivo, il vino, è uno degli elementi di maggior fascino della cultura europea. Sin dall’epoca antica, gli sono state dedicate festività, sperimentazioni culinarie, poesie e canzoni. Sul nostro blog, conoscerai tutti i segreti di Wineleather, la pelle cruelty free a base di vino.

Economia circolare e sostenibilità

Ogni anno vengono prodotti circa 26 miliardi di litri di vino in tutto il mondo, creando una mole di circa 7 tonnellate i scarti. Graspi, bucce e vinaccioli, vanno a formale quella che chiamiamo Vinaccia. Una miscela di scarti, che viene solo in minima parte reintrodotta nel ciclo produttivo.
Grazie ad un progetto di VEGEA, start-up tutta italiana, questo sottoprodotto agricolo, viene lavorato e trattato, per ottenere un materiale che presenta tutte le caratteristiche della pelle di origine animale.

Pelle Cruelty Free, il futuro della moda

Il primo embrione di Wineleather, si deve al fondatore del progetto, Giampiero Tessitore, architetto alla ricerca di materiali cruelty free rispetto alla classica pelle. L’esigenza di trovare opzioni, con lo stesso bagaglio di caratteristiche estetiche, meccaniche ed elastiche della pelle, ha portato alla collaborazione con Francesco Merlino e alla nascita di questa fibra 100% Bio-Based.
Wineleather, è un materiale naturale, sostenibile ed esente da ogni crudeltà animale, tanto da aver conseguito nel 2017, l’ambito Global Change Award, contest promosso da H&M Foundation. Ed è proprio nella moda, che la fibra italiana, trova la sua naturale collocazione, avendo già presentato nel 2017, la prima linea di accessori ed abiti Wineleather, firmata dall’eco-designer Tiziano Guardi.