Bio-Tips

Isolare con lana di pecora Woolin – Parte III

Concludiamo oggi, la cronistoria di un nostro recente intervento in provincia di Varese. Con questo articolo, vogliamo mostravi l’effetto finale degli spazi trattati con lana di pecora Woolin, coniugati alle scelte d’arredo dei nostri clienti. Il risultato, è sorprendente per gusto ed eleganza.

Riassunto delle puntate precedenti

Negli ultimi post di #MakeItBio!, vi abbiamo parlato di un progetto che abbiamo realizzato in una casa privata della provincia sud di Varese. Per l’abitazione dei nostri clienti, afflitta da un problema di muffa, abbiamo creato un cappotto isolante in lana di pecora grezza, agendo non sul perimetro  esterno della casa, ma direttamente sulle pareti interne. La struttura che abbiamo realizzato, è composta di fibrogesso e le sue intercapedini, sono state foderate con lana di pecora Woolin, l’isolante bio a base di lana di pecora. Tuttavia, per un intervento eccezionale, servono finiture eccezionali.

Argilla naturale su Parete e Lana di pecora

Una volta riequilibrati i livelli di umidità all’interno del salotto, si è passati alla rasatura delle pareti, affidata a prodotti in argilla naturale. Per le pareti, abbiamo optato per le finiture a fondo colorato di Yosima, mentre per il soffitto, la scelta è ricaduta inevitabilmente sulla qualità delle pitture in argilla naturale di Claytec. I colori scelti dai nostri clienti, hanno donato all’ambiente quella sobrietà ed eleganza, che in fase di progettazione ci era stata richiesta. Colori tenui, che illuminati da un sapiente mix di luce naturale ed artificiale, hanno reso arioso e rilassante il salotto. L’ingresso, invece, ha acquisito un gusto elegante e decisamente retro. La scelta, appunto, di una particolare tonalità di bianco, a cui sono stati accostati arredi vintage, conferisce quel fascinoso gusto d’altri tempi, abbinato ad  una fresca sensazione di relax.