Il 2020 si appresta ad essere un anno decisivo, per la riconversione energetica. Secondo studiosi ed analisti sarà in tutto e per tutto, l’anno del Grafene, il materiale che rivoluzionerà il futuro del settore Green.
L’infinita casualità del genio
Il successo ottenuto dai ricercatori dell’Università di Manchester, era ritenuto impossibile fino a qualche tempo fa. Tuttavia, Gejm e Novoselov, i due futuri Premi Nobel per la fisica, hanno scoperto quasi per caso il Grafene. Nel cercare un metodo assottigliare i fogli di Grafite, si è presentato davanti ai loro un composto dalle infinite possibilità di utilizzo. Armati di nastro adesivo, i due hanno infatti rimosso manualmente ogni striscia di Grafite, fino ad ottenere un foglio di carbonio monoatomico a due dimensioni. Nasce così il Grafene, il materiale del futuro.
Il Limite del Grafene, è che non ci sono limiti
Il Grafene, nella sua versatilità, si presenta come un materiale sottilissimo e incredibilmente resistente. Secondo i test condotti fino ad oggi, la sua natura, gli permette di raggiungere gli stessi livelli di conduttività elettrica del rame ed una resistenza, simile al diamante. Una composizione, che gli permetterà di rivoluzionare il futuro di qualsiasi settore, dal design industriale, fino all’areonautica. E, perché no, anche del mondo dell’edilizia green.
Il materiale del futuro, per nuovi orizzonti
Ed è proprio nel campo delle alternative sostenibili, che il Grafene trova la sua naturale ed ideale collocazione. Oltre all’impiego nel fotovoltaico, questo innovativo materiale, grazie al suo alto potere isolante, è infatti l’elemento di punta di nuove linee di prodotti per l’interior design e l’home decor. Nelle prossime settimane, presenteremo su queste pagine la nuova linea di prodotti al Grafene, che in collaborazione con AURO, ospiteremo su ProgettoBio.it.